Grande successo per “Artigiani in classe. Mani che imparano”, l’iniziativa ideata per avvicinare gli studenti delle scuole medie ai lavori di artigianato tipici della storia di Firenze e sviluppare la sensibilità creativa e artistica dei ragazzi. Il progetto è stato realizzato dalla Fondazione di Firenze per l’Artigianato artistico con la partecipazione di OMA e accolto nelle “Chiavi della città” dell’assessore all’Educazione Rosa Maria Di Giorgi. Gucci, marchio di lusso e moda leader nel mondo, ma con forti radici fiorentine, sarà lo sponsor della prossima edizione dei corsi 2012 – 2013, che prenderà il via nel mese di ottobre.
Nella prima edizione sono stati coinvolti 240 ragazzi delle scuole medie fiorentine che per la prima volta si approcciano a quattro settori dell’artigianato artistico: eco-design, mosaico fiorentino, rilegatura e tessitura.
Anche gli insegnanti sono stati coinvolti direttamente nel progetto e presso l’Atelier degli Artigianelli grazie alla collaborazione di OMA hanno seguito degli specifici corsi sulle quattro tecniche artigianali che sono serviti a preparare in classe gli studenti all’incontro con gli artigiani.
Gli studenti sono stati seguiti da un tutor, quattro maestri artigiani (Giovanni Erbabianca per eco-design, Giulia Materia per la rilegatura, Mireille Valentin per il mosaico e Concita Vadalà per la tessitura) e dal personale della Fondazione. I corsi sono stati ospitati nei locali dello Spazio Arti e Mestieri (il Vecchio Conventino) sede della Fondazione.
Il vicesindaco Nardella ha affermato: “E’ con progetti come questo realizzato in collaborazione con la Fondazione, che da sempre si occupa della promozione del settore, e una realtà di prestigio e con un significato particolare per Firenze come Gucci, che contribuiamo a rispondere ad alcune tra le principali esigenze dell’artigianato artistico, come quella della conoscenza e della familiarità con i mestieri d’arte fin dalla scuola dell’obbligo. Uno dei fronti su cui occorre agire è quello didattico-culturale, con l’obiettivo di sviluppare sensibilità e curiosità nuove verso il fatto a mano, il saper fare con arte e le tecniche di lavorazione che caratterizzano da sempre il nostro territorio.”
Micaela Le Divelec, vicepresidente esecutivo e direttore finanziario di Gucci ha infatti sottolineato: “Abbiamo sposato questo progetto perché racchiude molti valori che fanno parte del dna di Gucci, quali ad esempio la passione per la manualità e l’artigianalità, l’attenzione al territorio e alle competenze tipiche di questo distretto, e infine il ruolo dell’educazione e l’importanza di investire sulle generazioni future e trasmettere loro con passione i mestieri che hanno fatto la storia di questa città. Con la Fondazione – ha proseguito Micaela Le Divelec – abbiamo stretto un ottimo rapporto in occasione di una tournée dei loro artigiani a Kyoto, in Giappone, lo scorso mese di ottobre. Questo progetto è un’ottima iniziativa per rinnovare lo spirito di collaborazione”.
“Abbiamo guidato gli studenti alla riscoperta dei materiali, delle tecniche storiche di lavorazioni artigianali e alla scoperta di tecniche innovative e sostenibili – ha spiegato Eugenio Taccini, presidente della Fondazione – Momenti come questi sono preziosissimi per noi: per favorire la familiarità con il settore dell’artigianato artistico e creare nuovi modelli e percorsi di integrazione tra scuola e mondo dell’artigianato”.