Venerdì in Palazzo Vecchio Cena di Gala con i sapori d’Italia, Repubblica Ceca, Ungheria, Repubblica Slovacca, Romania e Polonia.

Una festa per allietare il palato, ma soprattutto per portare avanti un progetto di solidarietà. E’ questo l’obiettivo del progetto ‘Saperi e Sapori in cattedra, alchimie del centro Europa’ promosso dal Consolato onorario della Repubblica Ceca per la Toscana insieme alla ‘Fondazione Romualdo Del Bianco’ che si concluderà venerdì prossimo con una Cena di Gala nella Sala d’Armi di Palazzo Vecchio il cui ricavato servirà anche a finanziare una scuola la scuola professionale “Leila Biagi Dani” di Kisoga-Uganda.
Il progetto (che è partito lo scorso 26 febbraio e si concluderà domenica prossima), ha visto la partecipazione di 24 studenti di cinque paesi europei (Repubblica Ceca, Ungheria, Repubblica Slovacca, Romania e Polonia). Ha collaborato anche il Centro di Formazione Professionale dove, insieme agli studenti fiorentini, gli ospiti hanno frequentato corsi di cucina e di pasticceria, tenuti dai docenti del Cfp; in particolare hanno avuto l’opportunità di realizzare la pasta fresca e le salse di condimento, i dolci della tradizione fiorentina e la pizza.
Al termine di ciascuna lezione, e per tutti e tre i giorni, gli allievi hanno esposto i piatti realizzati nella sala ristorante dove è stato allestito un buffet per la degustazione. Finito il percorso didattico agli studenti sarà rilasciato un attestato di qualifica. Non è mancato poi un programma culturale con visite nei musei fiorentini: in particolare gli ospiti sono stati accompagnati a visitare anche il Mercato Centrale.
dal personale della polizia municipale che si occupa di controllo sulla qualità e sull’esposizione delle merci,
Gli studenti collaboreranno alla preparazione e al servizio di una cena/buffet per la cena del 2 marzo, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, dell’ambasciatore della Repubblica Ceca Pert Burianec, del console onorario Giovanna Dani Del Bianco, degli ambasciatori della Repubblica ungherese e della Repubblica Slovacca e del console della Repubblica di Romania. (fn)