Il consiglio approva la delibera presentata dall’assessore Di Giorgi: «L’operazione è a totale salvaguardia dei posti di lavoro»
L’Iti Leonardo Da Vinci passa allo Stato. L’atto conclusivo è arrivato con l’approvazione, ieri sera da parte del consiglio comunale, della delibera presentata dall’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi.
«Ieri sera – ha rilevato l’assessore Di Giorgi – si è chiuso positivamente un percorso lungo e complesso che conclude il trsferimento alla gestione statale l’Iti Leonardo da Vinci, con la piena salvaguardia dei diritti del personale docente. Un percorso avviato nel 2005 e che aveva già impegnato con un primo parziale successo la precedente amministrazione. La svolta è arrivata quando la giunta regionale ha approvato il piano di dimensionamento per gli anni scolastici 2006/07 e 2007/08 e ha previsto, con l’assenso della Provincia, la trasformazione dell’Iti-Ipia Leonardo da Vinci da scuola paritaria comunale a istituto scolastico statale. Questo passo ha consentito all’amministrazione, allora rappresentata dal sindaco Domenici, di sottoscrivere, il 29 giugno del 2007, una convenzione Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, e trasformare l’Iti da Vinci in istituto statale a partire dall’anno scolastico 2007/2008. Con il passare degli anni e con l’aggravarsi della situazione finanziaria che ha investito tutti gli enti pubblici, l’attuazione del ‘regime transitorio’ disciplinato dalla convenzione, nella parte che riguardava il mantenimento in capo al Comune dei rapporti di lavoro del personale docente, è diventata un onere incompatibile con la riduzione delle risorse disponibili nei bilanci comunali».
«Già con la relazione previsionale e programmatica 2010/2012 – ha proseguito Rosa Maria Di Giorgi – è ripresa la ricerca di spazi per una integrale statalizzazione dell’istituto e il sindaco Renzi, con una nota al Ministro Gelmini del 24 gennaio scorso, ha chiesto il trasferimento definitivo dell’attività e, di conseguenza del personale docente, negli organici dello Stato. A questo sono seguiti mesi di serrato confronto con i tecnici del Ministero, culminato con l’approvazione del decreto interministeriale il 3 agosto che, nel disporre le assunzioni a ruolo degli insegnanti statali, ha accantonato 243 posti per il passaggio dai ruoli comunali ai ruoli statali del personale docente degli istituti Leonardo da Vinci di Firenze, Barabino e Galilei di Genova e Dossi di Ferrara».
«La mobilità del personale – ha sottolineato l’assessore all’educazione – avverrà in due o tre anni, a seconda delle possibilità di finanziamento dell’operazione da parte del Ministero: nel primo anno sono sicuramente 68, su un totale di 185, i docenti del Comune che transiteranno nei ruoli statali.
Questo processo di mobilità è agevolato dall’inquadramento nel contratto nazionale del comparto scuola del personale docente, che è in possesso dei requisiti per l’insegnamento, inoltre tutta l’anzianità giuridica ed economica maturata nella funzione docente presso il Comune viene riconosciuta dallo Stato.
Al termine del triennio, o biennio, verrà meno la disciplina transitoria e il personale docente non transitato nei ruoli statali, per difetto di abilitazione o per mancanza di posti cattedra, sarà ricollocato nell’organico comunale con inquadramento nel contratto nazionale del comparto regioni e autonomie locali».
«L’operazione – ha rilevato Rosa Maria Di Giorgi – è a totale salvaguardia dei posti di lavoro di docenti esperti e qualificati, anzi, l’auspicio è di poter esperire nel futuro la possibilità di ulteriore impiego da parte dell’istituzione scolastica statale anche dei docenti non ‘mobilitati’, per interventi didattici e formativi da realizzare su finanziamenti statali o regionali, oppure per la loro partecipazione a progetti finanziati da enti pubblici o soggetti privati interessati ad investire per lo sviluppo del territorio fiorentino, stimolando così sinergie tra l’istituzione scolastica ed il mondo produttivo».
«Non possiamo che esprimere apprezzamento nei confronti assessore e dell’amministrazione – ha commentato Leonardo Bieber, presidente della quinta commissione consiliare – grazie al loro lavoro si è chiusa con successo una vicenda complicata che andava avanti da molti anni. Quello che abbiamo fatto è a garanzia dei docenti e della scuola: in tempi di privatizzazione, questa è una statalizzazione.
Ci sono garanzie precise per la tutela giuridica ed economica del personale e per i professori dell’Isis da Vinci non cambierà niente, escluso il datore di lavoro che dal prossimo anno scolastico sarà lo Stato».
«Questa operazione – ha concluso il presidente Bieber – consentirà inoltre di alleggerire le casse comunali in un periodo di forte difficoltà per i bilanci degli enti locali costretti a tagliare servizi fondamentali per i mancati trasferimenti da parte dello Stato». (fn)