Al Teatro di Rifredi, fino a venerdì, in scena la compagnia Pupi e Fresedde. Iniziativa dell’assessorato all’educazione con il contributo di Publiacqua
L’obiettivo è insegnare ai più giovani che l’acqua è un bene comune, collettivo, fondamentale. Per questo, da oggi e fino a venerdì prossimo, al Teatro di Rifredi va in scena lo spettacolo ‘Alla ricerca dell’acqua perduta’ il percorso didattico di Angelo Savelli tratto da ‘I predatori dell’acqua perduta’ di Andrea Bruno Savelli.
L’iniziativa coinvolge oltre 700 alunni delle scuole primarie.
Realizzato con il contributo di Publiacqua e inserito nel programma de ‘Le Chiavi della Città’ (il ciclo organizzato dall’assessorato all’educazione che comprende progetti e percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) lo spettacolo è stato organizzato in concomitanza con la sesta edizione della ‘Settimana di educazione allo sviluppo sostenibile’, che si tiene dal 7 al 13 novembre sotto l’egida della commissione nazionale italiana per l’Unesco.
La compagnia Pupi e Fresedde, nel quadro del suo progetto sul ‘Teatro educato’, un teatro piacevole e formativo indirizzato agli studenti delle scuole primarie, cerca di contribuire a diffondere una cultura di maggior rispetto nei confronti dell’acqua.
Il professor ‘Acquaroli’ e i suoi tre assistenti, ‘Acquazzone’, ‘Acquolina’ ed ‘Acquerello’ indagheranno tutti i segreti di questo elemento vitale e mostreranno ai bambini come possiamo combattere ogni giorno il grande nemico dell’acqua: lo spreco. Con un po’ di buon senso possiamo davvero cambiare il mondo iniziando proprio da casa nostra.
Una mostra di manifesti selezionati dalle campagne di Publiacqua e della Water Right Foundation e adatti a cogliere e toccare la sensibilità dei ragazzi su questo argomento, è allestita nel foyer del teatro nel periodo delle rappresentazioni.
«Abusiamo dell’ acqua – ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – e abbiamo bisogno di diffondere la cultura contro gli sprechi quotidiani e casalinghi. E’ dall’educazione dei giovani che bisogna partire ottenere risultati importanti per la salvaguardia di questa risorsa fondamentale». (fn)