Asili nido aziendali e grande distribuzione, l’assessore Di Giorgi: «Sconcerta la presa di posizione di Unicoop Firenze».

«Socialità, solidarietà e territorio devono essere termini non più all’ordine del giorno di Unicoop Firenze, se si liquida l’idea degli asili nido aziendale con tale superficialità e una certa insensibilità verso tanti giovani dipendenti Coop».
L’assessore all’educazione, Rosa Maria Di Giorgi, interviene nel dibattito aperto dopo l’approvazione, da parte della commissione pari opportunità del consiglio comunale di Firenze, di un ordine del giorno per favorire la nascita di asili nido aziendale della grande distribuzione presente sul territorio.
«Mi sconcerta leggere certe prese di posizione – spiega Rosa Maria Di Giorgi – in cui si archivia con leggerezza un’iniziativa per consentire ai propri dipendenti di coniugare meglio vita lavorativa e familiare, dando un contributo molto positivo alla comunità in cui si opera. Mi sorprende tanto più in quanto arriva da chi per anni ha fatto di principi come cooperazione, solidarietà, socialità e attenzione al territorio gli elementi fondanti del proprio modo di fare impresa».
«Non proponiamo certo di mettere i bambini tra scaffali di zucchine e pomodori o tra televisori o mangime per animali magari in una gabbia, certamente con qualche giocattolo – ha sottolineato l’assessore all’educazione – ma di realizzare strutture ad hoc o di acquisirne ove ve ne siano disponibili con l’aiuto del Comune come avvenuto per la Cassa di Risparmio di Firenze o in proprie strutture come nel caso della Menarini»
«Credo che il tema, vitale per le nostre giovani famiglie – ha aggiunto – non meriti di essere liquidato da Unicoop Firenze come ‘“non all’ordine del giorno”.
Chi ha migliaia di dipendenti, molti dei quali giovani, legati a turni di lavoro o a aperture domenicali che mal si conciliano con gli orari degli asili nido esistenti, potrebbe anche valutare che una struttura più elastica e flessibile, sensibile proprio a questi aspetti, potrebbe dare un contributo notevole al miglioramento della qualità della vita di chi opera in un supermercato o in un centro commerciale. Si potrebbe venire incontro alle esigenze di tanti dipendenti e penso che su questo punto potremmo trovare d’accordo anche le organizzazioni sindacali che in altri casi sono al fianco del Comune nel richiedere gli asili nido alle aziende: Nuovo Pignone, azienda universitaria-ospedaliera di Careggi, Palagiustizia, Regione Toscana e altri ancora».
«Mi ha fatto piacere, invece – conclude Rosa Maria Di Giorgi – leggere della positiva apertura al dialogo di Conad Tirreno e per questo mi appello alla sensibilità degli organi dirigenti di Unicoop, a partire da Turiddo Campaini. Accogliendo la proposta della nostra commissione pari opportunità invieremo una lettera ufficiale a tutte le catene della grande distribuzione presenti sul territorio e confidiamo che possa essere l’inizio di un nuovo percorso condiviso fra amministrazione e privati. Il Comune di Firenze si sta impegnando a fondo per dare risposte alle famiglie e, nonostante le gravi difficoltà economiche che attraversano gli enti locali, stiamo portando avanti la realizzazione di 4 nuovi nidi, tra cui quello aziendale del Comune all’ex Meyer.
Lo consideriamo un dovere perché, prendendo a prestito proprio il titolo del recente libro di Turiddo Campaini, siamo convinti che “un’altra vita è possibile”, all’insegna della qualità della vita stessa e della fiducia nel futuro che dobbiamo garantire a tante giovani coppie che, invece, data la carenza di servizi, non si sentono nella condizione di poter mettere al mondo dei figli».

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