Di Giorgi «Più occupazione nel territorio con il passaggio allo Stato l’Isis Leonardo da Vinci».

L’assessore all’educazione: «se abbiamo a cuore il progressivo e costante ampliamento dei servizi l’amministrazione dovrà sempre più assumere un ruolo di controllo e organizzazione più che di gestione diretta»
«Il passaggio dell’Isis Leonardo da Vinci allo Stato consolida la possibilità di scendere sotto la soglia del 40% di spese per il personale, prevista dalla manovra Tremonti. Ciò significa che l’amministrazione potrà assumere un numero di persone pari al 20% di quante ne andranno in pensione. Si tratta, in tutto, di 50 nuovi dipendenti che saranno destinati alla polizia municipale, all’istruzione e ad altri servizi comunali». Lo ricorda l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi sottolineando inoltre che «in una prospettiva di medio e lungo termine, se abbiamo a cuore il progressivo e costante ampliamento dei servizi ai cittadini, l’amministrazione dovrà sempre più assumere un ruolo di controllo e organizzazione, garantendo così la qualità e verificando con sempre più attenzione le modalità con cui i servizi vengono erogati, più che di gestione diretta».
«Compatibilmente con le risorse di bilancio – ha aggiunto l’assessore – saranno possibili altre assunzioni a tempo determinato, secondo le esigenze dei vari servizi comunali. Certamente si tratterà di personale precario ma, in particolare, molti giovani avranno l’opportunità di lavorare nei servizi comunali. La disponibilità di risorse nel bilancio comunale consentirà di attivare appalti per servizi che determineranno nuova occupazione tra tutti coloro, anche i giovani del territorio fiorentino, che sono dipendenti di cooperative sociali e imprese».
«Al di là della valenza specifica di definizione di un percorso avviato nel 2007 – ha proseguito Rosa Maria Di Giorgi – l’accordo per il passaggio del Leonardo da Vinci allo Stato ha quindi un forte impatto sul tessuto economico della città in quanto consente di dare opportunità occupazionali ad un importante numero di persone preparate e competenti a svolgere funzioni all’interno del comparto dei servizi alla persona. Determina ulteriore soddisfazione la consapevolezza di contribuire complessivamente, con le nostre strategie e le nostre politiche, allo sviluppo del territorio».
«L’anticipazione della manovra, annunciata dal Presidente del Consiglio Berlusconi – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – implicherà ulteriori tagli al bilancio comunale. Per il suo welfare, quindi, l’amministrazione dovrà orientarsi sempre più verso un’organizzazione che determini un contenimento della spesa attraverso l’affidamento dei servizi a soggetti dell’impresa e del privato sociale. Sappiamo ormai con certezza che la gestione diretta implica maggiori costi e, in una prospettiva a medio e lungo termine, non si possono immaginare molte nuove assunzioni negli enti pubblici ma, probabilmente, soltanto per parte del turn over.
Si tratta dunque di una nuova prospettiva per la quale dobbiamo prepararci con strumenti e modalità che esaltino il ruolo di controllo della qualità dei servizi e verifica che sempre più diventeranno prerogativa degli enti pubblici, in particolare dei Comuni primi erogatori dei servizi alla cittadinanza».
«Questa prospettiva va nel senso dell’articolo 118 della Costituzione – ha ricordato l’assessore – dove c’è scritto proprio che Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà. Negli altri Paesi dell’Unione europea si fa così e questa tendenza non può che diventare una prospettiva anche nella nostra città».
«Ci sono alcune aziende private, come CRF Firenze – ha rilevato Rosa Maria Di Giorgi – che gestiscono asili nido aziendali con buoni risultati e altre lo faranno nei prossimi mesi. Oltre il 30% delle strutture sono attualmente gestite da cooperative sociali. In questo sistema il Comune rappresenta il vertice, l’organizzatore e il controllore, che verifica costantemente e con attenzione la qualità del servizio erogato».
«Questo è un sistema – ha concluso l’assessore all’educazione – che ha già riscosso il favore dei cittadini. Le famiglie hanno risposto con volti molto alti al questionario dell’assessorato per verificare il gradimento dei servizi all’infanzia sia a gestione comunale che in convenzione. Nidi e centri gioco sono stati valutati sotto il profilo della qualità delle strutture, dell’efficacia dei percorsi educativi, dell’efficienza nell’organizzazione ed dati raccolti sono stati analizzati e inseriti nell’ ‘Indagine sulla qualità percepita dalle famiglie nei nidi d’infanzie e nei centri gioco’, curata dall’ufficio comunale di statistica. Il gradimento del servizio è alto e il 75 per cento dei genitori ha dato almeno un ‘8’ ai nidi comunali e perfino qualcosa di più alla gestione delle cooperative sociali.
Affidare un nido o un servizio alle cooperative anziché a personale dipendente non vuol dire peggiorare la qualità, ma rispondere comunque al bisogno di welfare della città con una spesa che non finisce nel novero di quelle per il personale. Il nostro obiettivo fondamentale è quella di fornire servizi ai cittadini, tutelando le classi più deboli. Questo è l’impegno per il quale i fiorentini ci hanno chiamato ad amministrare. Un impegno che onoreremo fino in fondo».

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