Pinocchio ‘festeggia’ i suoi 130 anni in Palazzo Vecchio.

Di ‘Pinocchio’, scritto tra il 1881 e il 1883 da Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini), ci sono state innumerevoli interpretazioni: si è parlato del suo lato iniziatico, lo si è definito romanzo di formazione, lo si è ‘letto’ in chiave biblica. E’ stato osannato e dileggiato, tradotto in mille lingue, illustrato, divenuto fumetto, disegno animato, film, sceneggiato televisivo. E’ stato musicato, riscritto e messo in scena una infinità di volte con letture registiche e chiavi interpretative diversissime, dalle edizioni di teatro per ragazzi alle letture di Carmelo Bene.
Ora il burattino più famoso del mondo potrebbe diventare la mascotte dei Mondiali di ciclismo su strada che si terranno in Toscana nel 2013. Lo ha ipotizzato il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella intervenendo, questo pomeriggio nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, al dibattito ‘Lorenzini giornalista e il Grillo Parlante nei media’ al quale sono intervenuti, tra gli altri, il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, il presidente della Provincia Andrea Barducci, l’onorevole Monica Baldi, presidente dell’ ‘Associazione culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini’, il direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini, Daniele Magrini, direttore di Toscana Tv e Antonia Ida Fontana, presidente del comitato scientifico dell’ ‘Associazione culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini’.
«I mondiali si terranno tra due anni in Toscana, la terra di Pinocchio – ha sottolineato il vicesindaco – e per questo abbiamo pensato con gli altri organizzatori che la mascotte più adatta a rappresentare la nostra regione sia proprio il burattino creato dalla fantasia di Carlo Lorenzini. Ci auguriamo, quindi, di vedere molto presto Pinocchio in bicicletta».
«Attraverso il suo autore – ha aggiunto Nardella – Pinocchio esprime un legame profondo con Firenze. L’idea più naturale, anche se ambiziosa e da raggiungere con il contributo di tutti, è quella di fare diventare Mercato di San Lorenzo il ‘Quartiere di Pinocchio’, attraverso il suo Mercato Centrale, le sue bancarelle, il complesso di Sant’Orsola, le sue strade, i suoi caffè. Un modo per ricordare non solo ai turisti, ma prima di tutto ai fiorentini, quanto Pinocchio sia dentro nelle corde della nostra città».
«E’ giusto e doveroso – ha detto il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani- valorizzare il legame di Pinocchio con Firenze e il suo territorio. Lorenzini nacque e visse a Firenze. Erroneamente lui e il suo celebre romanzo sono stati identificati con il volgo pesciatino di Collodi pseudonimo scelto perché Collodi era il paese natale della mamma di questo grande scrittore. Lorenzini visse profondamente la Firenze di quel periodo, raccontando, come giornalista, i giorni del plebiscito, soffrendo come cittadino per la speculazione edilizia».
«Il tributo che Firenze ha dato a Pinocchio – ha proseguito il presidente Giani – è stato un modo per rievocare le vicende del burattino che così tanto ha insegnato e continuare ad insegnare. E l’ ‘Associazione culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini’ ha fatto un lavoro importante confermandosi a pieno titolo come un soggetto istituzionale».
«Le iniziative per festeggiare il 130° della ‘nascita’ di Pinocchio – ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – sono solo il primo passo di un cammino che l’amministrazione ha deciso di portare avanti insieme con gli altri soggetti interessati, come l’ ‘Associazione culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini’».
«Pinocchio – ha dichiarato Rosa Maria Di Giorgi – sarà al centro di un progetto inserito ne ‘Le Chiavi della Città’, il ciclo organizzato dall’assessorato che comprende percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado».
«Un ulteriore passo – ha concluso l’assessore all’educazione – potrebbe essere quello di dedicare, in questo luogo straordinario che è il Mercato Centrale, un apposito spazio dove riproporre spesso l’attualità del messaggio di Pinocchio».

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