Studenti fiorentini diventano ‘Sentinelle della legalità’.

Al Mandela Forum l’assessore Di Giorgi, i presidenti Paolucci e D’Eugenio ricevono le proposte degli studenti del Marco Polo e del Buontalenti per migliorare la città. L’iniziativa organizzata dalla Fondazione Caponnetto
Gli studenti di due scuole di Firenze diventano “sentinelle della legalità” e si rimboccano le maniche per dare vita a progetti per migliorare la città.
E’ l’iniziativa promossa dalla Fondazione Antonino Caponnetto che coinvolge 20 scuole toscane, delle quali due fiorentine: l’Istituto alberghiero Buontalenti e l’Istituto tecnico per il turismo Marco Polo. Gli studenti hanno messo sotto osservazione la propria comunità cittadina, definendo per ognuna un’agenda delle criticità locali come il degrado ambientale, la mancanza di trasparenza amministrativa, i tentativi di infiltrazione della criminalità.
Questo mattina, al Mandela Forum, sono state presentate le proposte avanzate dagli studenti fiorentini. Erano presenti l’assessore alla legalità Rosa Maria Di Giorgi, il presidente del Quartiere 2 Gianluca Paolucci, il presidente del Quartiere 4 Giuseppe D’Eugenio, l’assessore provinciale all’istruzione Giovanni Di Fede e Domenico Bilotta, responsabile nazionale scuola della Fondazione Caponnetto.
Guidati dai loro insegnanti un gruppo di ragazzi del Buontalenti ha effettuato indagine sul bullismo, distribuendo un questionario ai circa 300 studenti dell’istituto. Un altro gruppo, invece, si è invece occupato del decoro e dell’ambiente urbano intorno al loro istituto, nel Quartiere 2, proponendo alcune soluzioni per migliorare la vivibilità. Quanto alla loro scuola il tema scelto ha riguardato l’acqua: nell’edificio sono in funzione alcune macchinette distributrici dove è possibile acquistare bottigliette d’acqua a costi inferiori a quelli degli esercizi commerciali, ma comunque più alti di quanto costa l’acqua potabile. Così hanno scoperto quanto sia ampio il ricorso alle bottigliette, i costi dell’acqua e in termini di rifiuti prodotti e la fattibilità di poter scegliere l’acqua potabile.
Lavoro nero e spaccio di droga sono stati invece gli argomenti sui quali hanno lavorato gli studenti del Marco Polo.

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