Un concorso per far conoscere la realtà della “Scuola in ospedale” della Toscana. Si tratta di “Il colore dei pensieri”, “competizione” che ha visto la partecipazione delle scuole (da quelle dell’infanzia alle secondarie di secondo grado) della regione e che oggi ha visto il suo momento conclusivo a Palazzo Vecchio. Nel Salone dei Cinquecento, alla presenza dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, si è infatti svolta la cerimonia di premiazione delle migliori opere.
Il concorso, indetto dall’Istituto comprensivo Masaccio di Firenze con la Scuola Polo Regionale Liceo “G.Pascoli” sempre di Firenze e con il patrocinio del Comune di Firenze e della Fondazione Meyer, era rivolto agli studenti di tutte le scuole della Toscana di ogni ordine e grado, comprese quelle con sezioni ospedaliere. Molti ragazzi, in età scolare, durante il percorso della loro vita, possono affrontare anche se solo momentaneamente difficoltà, problematiche quali per esempio l’insorgere di una malattia, magari con una degenza prolungata in ospedale e/o un lungo periodo di convalescenza a casa. Uno dei contributi che la scuola può offrire per aiutare i ragazzi a superare i loro momenti difficili, può essere quello di farli rimanere a contatto con il mondo dei coetanei, fornendo loro la possibilità di esprimere sensazioni, desideri, espressioni condivisibili con gli altri. Da tanti anni in Toscana ci sono insegnanti che lavorano presso le Aziende ospedaliere o vi prestano servizio da volontari, assicurando ai ragazzi ricoverati importanti opportunità quali: non perdere contatto con compagni, insegnanti e il lavoro della classe; non ritardare il proprio corso di studio; affrontare con più serenità scrutini ed esami. Il concorso “Il colore dei pensieri” mirava proprio a questo: gli insegnanti di scuole comuni, gli insegnanti ospedalieri e/o impegnati in progetti di istruzione domiciliare hanno chiamato i loro allievi a scrivere una breve riflessione o ad elaborare un’ opera artistico-manuale o multimediale, dalle quali emergano sensazioni legate a situazioni di gratificazione, disagio, gioia e/o delusione (…ecco il colore dei pensieri..!). Il concorso è stata quindi l’occasione per sollecitare un momento o più momenti di libera espressione per tutti i ragazzi e per renderli partecipi di un’esperienza comune che li avvicini, li coinvolga e offra loro la possibilità di socializzare pensieri che spesso si ritengono strettamente personali e poi invece si scoprono presenti anche negli altri qualunque sia la propria situazione.
Le opere sono in mostra da oggi a domenica 1 maggio presso la Casa della Creatività, vicolo di Santa Maria Maggiore (orario 9-24).