Come l’arte aiuta i bambini a integrarsi.

In Palazzo Vecchio premiazione del progetto Mus-E con l’assessore Di Giorgi e il presidente dell’onlus Paolo Fresco
Sette artisti per quasi 700 bambini: si è concluso in questi giorni Mus-e (Musique Europe), il progetto a favore dell’ integrazione multirazziale dei bambini delle scuole primarie nato da un’idea del violinista Yehudi Menuhin, che ha visto coinvolti sette istituti di Firenze: Nencioni, Torrigiani, Agnesi, Capponi, Nazario Sauro, Vittorio Veneto e Alamanni-Cairoli. Gli artisti li hanno seguiti con corsi di musica, di espressione corporea e di arti figurative, per tre anni.
Questo pomeriggio, nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, alla presenza dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi e di Paolo Fresco, presidente di Mus_E Firenze, c’è stata la presentazione alla città dei tre anni di attività didattico-artistica e la premiazione delle classi che hanno partecipato all’iniziativa: 3°, 3B e 3C dalla scuola primaria Vittorio Veneto.
Il progetto è nato da un’idea del violoncellista Yehudi Menuhin, che costituì nel 1993 a Bruxelles la Fondazione internazionale Yehudi Menuhin per sviluppare Mus-E in Europa. Sotto la guida di artisti professionisti , le discipline più diverse, (musica, canto, teatro, danze figurative, mimo) facilitano la comunicazione e la condivisione dell’esperienza in forme diverse dal linguaggio verbale. Questo percorso artistico/pedagogico propone ai bambini un’esperienza cognitiva finalizzata all’integrazione.
Secondo l’intuizione di Menuhin, attraverso l’arte, i bambini imparano a comunicare con un linguaggio universale in cui le differenze diventano ricchezze.
Le discipline artistiche praticate nei laboratori Mus-e sono la musica, il canto, il teatro, il movimento nelle sue forme più diverse, le arti figurative e il mimo. L’attività di gruppo facilita la comunicazione e la condivisione delle esperienze creative e promuove l’integrazione tra bambini di diverse provenienze socio-culturali.
Il progetto viene proposto alle scuole dell’infanzia e alle primarie pubbliche con elevata presenza di bambini immigrati o dalla difficile situazione socio-familiare.
Attraverso l’esperienza artistica, con l’utilizzo di linguaggi non verbali si valorizzano tutte le esperienze espressive e le diverse specificità culturali. Inoltre il bambino impara a conoscersi, a mostrarsi agli altri con spontaneità e ad accettare le altrui diversità, vivendole come una risorsa e non come un limite.
L’obiettivo è aiutare i bambini a maturare le proprie potenzialità espressive e la propria capacità di osservazione e relazione. L’iniziativa viene proposta alle scuole dell’infanzia e alle primarie pubbliche con elevata presenza di bambini immigrati e dal difficile background socio-culturale, luoghi dove l’esperienza artistica guidata insegna a comprendere possibili modi di essere e dove il linguaggio artistico favorisce l’incontro tra culture.
A Firenze il progetto Mus-E è attivo dall’anno scolastico 2007/2008. Quest’anno partecipano all’iniziativa 7 scuole primarie della città, oltre a una a Fiesole e una di Prato: per l’Istituto comprensivo Oltrarno le scuole Nencioni, Torrigiani e Agnesi; per l’Istituto comprensivo Masaccio le scuole Capponi e Nazario Sauro; per l’Istituto comprensivo centro storico le scuole Vittorio Veneto e Alamanni-Cairoli. Complessivamente sono interessate 31 classi per un totale di 684 bambini e 7 artisti.
Le attività Mus-E si svolgono con cadenza settimanale da gennaio a maggio, durante l’orario curriculare e sono indirizzate ai bambini delle ultime classi della scuola dell’infanzia e alle prime classi della scuola Primaria. Il progetto si inserisce nel panorama dell’autonomia scolastica, e il percorso formativo ha la durata di tre anni ed è completamente gratuito per le famiglie.
Le scuole dell’infanzia e primarie possono partecipare su domanda spontanea o perché proposte da partner istituzionali, come ad esempio le amministrazioni comunali, provinciali o regionali, o da altri partner operanti in campo educativo e sociale o su richiesta degli stessi genitori.
Le direzioni didattiche delle scuole che aderiscono al progetto stipulano con Mus-E un protocollo d’intesa che descrive i reciproci impegni e garantisce il rispetto delle linee guida Mus-E. Il progetto viene recepito nell’ambito del ‘Pof’, il ‘Piano dell’offerta formativa’ di ciascuna scuola. Gli artisti Mus-E si caratterizzano, oltre che per la specifica preparazione professionale, anche per un forte orientamento pedagogico e per la predisposizione alla relazione con i bambini.
A fine anno, a conclusione dei laboratori nelle classi, si organizza una ‘lezione aperta’ (o altri eventi più complessi) per mostrare alle famiglie la metodologia di lavoro Mus-E e quello che è stato realizzato dai bambini nel corso dell’esperienza.