Assessore Di Giorgi: «Garantire nuove opportunità per i detenuti, nel carcere ma anche fuori dalla struttura»
«E’ fondamentale, affiancandoci all’impegno quotidiano dell’assessore alle politiche sociali, riuscire ad offrire nuove opportunità di formazione e istruzione per i detenuti, nel carcere ma anche fuori dalla struttura». Lo ha detto l’assessore all’educazione e alla legalità Rosa Maria Di Giorgi intervenendo, questo pomeriggio, nella seduta del consiglio comunale che si è svolta a Sollicciano.
«Negli scorsi mesi – ha ricordato Rosa Maria Di Giorgi – abbiamo garantito, a spese del Comune nonostante i tagli del Governo, la copertura della scuola dell’obbligo all’istituto minorile ‘Meucci’ perché il diritto all’istruzione non può essere negato a nessuno. Abbiamo poi condiviso la battaglia per avere anche quest’anno gli insegnati statali all’interno delle carceri. Intanto i docenti degli ex corsi serali coprono le lezioni necessarie al Meucci nelle varie ore di insegnamento, con l’utilizzo a questo scopo delle ore residue».
«Il lavoro – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – è componente essenziale per facilitare il recupero e l’inserimento sociale dei detenuti e sono quindi necessari corsi di formazione professionale, coinvolgendo anche le aziende del territorio per fornire quanto necessario ai percorsi educativi. I detenuti stranieri, che rappresentano una fetta importante della popolazione di Sollicciano, devono avere la possibilità di seguire corsi di italiano: imparare bene la lingua sarà importante per una loro integrazione una volta fuori. Lavoriamo quindi perché l’attenzione alla formazione venga mantenuta alta, perché i reclusi possano seguire dei percorsi formativi sia a livello culturale che linguistico».
«Dobbiamo riuscire ad utilizzare meglio le strutture del carcere, come l’auditorium – ha aggiunto l’assessore – e per garantire maggiori speranze ai detenuti, in una logica civile di recupero e di reinserimento, sono necessarie anche altre opportunità, attraverso strumenti e percorsi diversi che si trovano fuori dal carcere. Sarà importante, quindi, la collaborazione con l’amministrazione della giustizia che potrà garantire i permessi per i detenuti e il loro accompagnamento nelle varie attività culturali e formative che il Comune può predisporre nel proprio territorio: musei, teatri, corsi di formazione e quanto possa supportare il percorso di recupero di coloro che, sempre e comunque, rimangono cittadini e che, anche se hanno sbagliato, rimangono portatori di diritti inalienabili».
«Rimane tuttavia pesante e gravissima la situazione delle strutture edilizie e sanitarie di Sollicciano, non degna di un Paese civile – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi – molti sforzi, in questo senso, dovranno essere fatti dal Mistero della giustizia che deve mettere mano, con urgenza, anche a provvedimenti che consentano misure alternative alla detenzione per evitare l’indegno sovraffollamento: la popolazione carceraria è più del doppio rispetto alla capienza prevista. Si rende necessario, infine, un impegno forte dal punto di vista normativo, da parte del Parlamento, perché la sanzione detentiva non venga comminata a reati che non necessariamente la prevederebbero.
E’ vero che mancano le risorse, però possiamo sempre cercare di attingere al sostegno del fondo sociale europeo, attraverso progetti mirati, perché si riesca a operare in modo ancora più incisivo e concreto».