Giorno del ricordo, domani la celebrazione nel Salone dei Cinquecento

L’iniziativa è promossa dal Comune e dalla Provincia
Domani, 10 febbraio, viene celebrato il Giorno del Ricordo. E Firenze ha scelto il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per commemorare una tragedia della storia a lungo dimenticata. Istituita nel 2004, questa giornata rappresenta infatti un momento simbolico per recuperare la memoria di fatti drammatici che hanno visto coinvolti oltre 250mila italiani del confine orientale, fra esuli e vittime delle foibe. E al tempo stesso vuole essere un momento di riflessione e approfondimento rivolto alle giovani generazioni, attraverso percorsi di formazione incentrati sulle vicende storiche e sul contesto in cui si sono sviluppate.
“Siamo convinti – commenta l’assessore all’educazione Rosa Maria di Giorgi – che il ‘ricordo’ e la ‘conoscenza’ degli orrori del passato siano il modo migliore per favorire lo sviluppo di una coscienza civile e di una cultura del dialogo e della pace fra i popoli”.
La celebrazione, promossa dall’assessorato all’educazione del Comune e dall’assessorato alla pubblica istruzione della Provincia, inizierà alle 9.30 con i saluti dell’assessore Rosa Maria Di Giorgi e dell’assessore provinciale Giovanni Di Fede. A seguire l’assessore alle politiche culturali della Regione Cristina Scaletti, Angela Palamone direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani e Jacopo Cellai presidente del Comitato 10 febbraio e vicepresidente del consiglio comunale.
Previsti interventi di Silvano Priori docente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana e di Antonio Ballarin consigliere dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
La celebrazione continuerà con la proiezione di due video (“Trieste terra di nessuno” di Roberto Olla e Italo Moscati e “Sulle tracce di Toni Budicin” realizzato dagli studenti della sezione Fotografi dell’ISIS Leonardo da Vinci di Firenze) e la lettura di brani e poesie da parte di Riccardo Biffoli.
Saranno presenti gli studenti di alcune scuole secondarie di primo e secondo grado fiorentine

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