15 eventi per portare a teatro i più giovani e le loro famiglie. L’assessore Di Giorgi: «sperimentiamo un modo per promuovere la cultura tra i giovani»
Portare i giovani (ma anche le loro famiglie) a teatro ad ascoltare la musica. Guidarli nella comprensione e nella lettura di un linguaggio che per loro, molti dei quali cresciuti ad Mtv e iPod, è quanto di più lontano si possa immaginare. E’ questa la sfida della terza rassegna «Domeniche da favola» (rivolta prevalentemente ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria del territorio fiorentino), organizzata da ‘Rete Arti’, l’organismo nato dalla collaborazione tra l’ “Associazione ‘Il paracadute di Icaro’”, il ‘Laboratorio di progettazione architettonica 3’ del dipartimento di architettura dell’università di Firenze, il Museo Marino Marini, il conservatorio Cherubini e il Teatro Everest. «Un organismo – ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi presentando, questa mattina in Palazzo Vecchio, il programma della manifestazione – per promuovere e consolidare un sistema integrato interistituzionale con i principali enti, istituzioni, associazioni che operano nel campo dell’arte e dello spettacolo, riconoscendone la funzione educativa e culturale, relativamente all’offerta formativa rivolta alle scuole e alle famiglie sotto forma di progetti e percorsi innovativi finalizzati a favorire la fruizione delle risorse culturali del territorio».
Ai più giovani, ma anche alle loro famiglie, si offre l’occasione di un cartellone di 15 eventi (tra spettacoli, concerti e laboratori) che si svolgeranno al Teatro Everest del Galluzzo e al Museo Marino Marini: si comincia il 9 gennaio con ‘Scarta la fiaba’ (un laboratorio creativo con materiali poveri e riciclati) a cura dell’ ‘Associazione Il Pellicano’. Si concluderà il 30 aprile, al museo Marino Marini, con lo spettacolo ‘Pierino e il Lupo in jazz’. L’orchestra del Conservatorio Cherubini di Firenze eseguirà una nuova versione della favola di Sergej Prokofiev e dei temi più famosi di Walt Disney in chiave jazz.
Gli studenti del ‘Laboratorio di progettazione architettonica 3’ hanno invece allestito le scenografie dei quattro spettacoli in programma.
All’interno della manifestazione è anche previsto, al Teatro Everest, un laboratorio per bambini e ragazzi per avvicinare i più giovani al piacere del gioco teatrale.
«Vogliamo stimolare la partecipazione attiva e costruttiva dei cittadini piccoli e grandi alla vita culturale della città – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – è abbiamo invitato i vari enti e associazioni a ‘fare rete’, a unirsi, appunto, in ‘Rete Arti’. A Firenze non mancano le intelligenze ma la città piuttosto patisce una progressiva mancanza di risorse per realizzare di tanti progetti. E la cultura è la prima a fare le spese della scarsità di risorse che affligge gli enti pubblici. Mettersi insieme vuol dire anche questo: unirsi per intercettare finanziamenti e fare passare l’idea che la cultura è un bisogno primario, essenziale, parte integrante del welfare».
«Anche per questo motivo – ha aggiunto l’assessore all’educazione – abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con la Rete Arti, che si caratterizza quale risorsa culturale per il territorio cittadino in virtù delle diverse peculiarità dei vari partner a garanzia di scambio e confronto costante nell’elaborazione e realizzazione di proposte e interventi».
«In questo modo – ha spiegato Rosa Maria Di Giorgi – vogliamo valorizzare, sostenere e mettere a disposizione delle scuole e delle famiglie le produzioni teatrali e musicali più qualificate favorendo, nel contempo, la conoscenza e la diffusione del patrimonio di esperienze artistiche prodotto dagli studenti degli istituti formativi coinvolti».
«Tra le ipotesi sulle quali lavoreremo nei prossimi anni – ha concluso l’assessore – c’è il progetto di una ‘Casa del teatro dei bambini e dei ragazzi’, che potrebbe essere uno spazio nel quale i giovani talenti potranno agire idee e creatività traducendoli in produzioni al servizio dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie».