L’assessore Di Giorgi: «Sarà un test importante per calibrare il servizio in vista del prossimo anno»
Sono 71 i bambini iscritti ai centri scolastici invernali, il progetto dell’assessorato all’educazione che consentirà di tenere aperte, dal 27 dicembre al 7 gennaio, cinque scuole della città: Vittorio Veneto, Giotto, De Filippo, Don Minzoni e Vamba.
«I numeri sono inferiori a quelli che ci aspettavamo – spiega Rosa Maria Di Giorgi, assessore all’educazione – e su questo ha influito sicuramente la partenza “in corsa” dell’iniziativa. Molti genitori, infatti, ci hanno contattato per esprimere apprezzamento, pur avendo già trovato altre soluzioni. A questo si somma anche il fatto che i “centri invernali”, in questo primo anno, riguardano solo le primarie e chi ha anche un figlio alla scuola dell’infanzia ha preferito cercare una soluzione univoca per entrambi. Il giudizio è comunque positivo e questo rappresenta un test importante per calibrare il servizio in vista del prossimo anno».
Il servizio costerà da zero a 220 euro a seconda della certificazione Isee già presentata: gratis fino a 5.500 euro di reddito annuo con l’attestazione dei servizi sociali; 70 euro fino a 16 mila euro; 100 fino a 22.500 euro; 140 fino a 27.500; 180 fino a 32.500; 220 da 32.500 in su. A questa cifra si dovrà aggiungere il costo della mensa, identico rispetto al resto dell’anno. A carico del Comune gli spostamenti con lo scuolabus.
«Sicuramente – prosegue l’assessore – il prossimo anno amplieremo il servizio anche alla scuola dell’infanzia e daremo la possibilità ai genitori di iscrivere i figli ai “centri invernali” anche per una sola settimana, invece che due, come ci è stato richiesto. I tempi ristretti e la difficoltà di organizzare i bollettini per i pagamenti non ci hanno permesso di farlo subito, ma siamo disponibili a fare aggiustamenti che vengano incontro alle esigenze delle famiglie. Saranno aperte 5 scuole, dove saranno attivi i servizi educativi gestiti dalle cooperative Zenith-Di Vittorio e sarà garantito anche il servizio mensa, come previsto».
«La gestione del servizio – ricorda l’assessore Di Giorgi –, in questa fase sperimentale, è stata affidata come prolungamento dei servizi per quelle cooperative di servizio che già operano con la direzione istruzione nell’ambito del pre e post scuola, dell’assistenza all’handicap e dell’accompagnamento sugli scuolabus. Il prossimo anno valuteremo anche la possibilità di attuare altre forme di affidamento».